La chirurgia estetica è uno strumento alla portata di tutti per rimodellare il fisico eliminando una volta per tutte questi difetti estetici che provocano imbarazzo. Spesso il difetto estetico può essere congenito, cioè presente dalla nascita, oppure traumatico, cioè sorgere dopo un incidente. Che si tratti di uno o dell’altro, il chirurgo estetico a Milano interviene per restituire fiducia in sé stessi con soluzioni mai esagerate ma sempre proporzionate ed armoniose con il resto del corpo. Ecco alcuni degli interventi più richiesti in assoluto quando si tratta di rimodellare la figura.
La liposuzione contro i depositi adiposi
Per asportare un deposito adiposo in eccesso su una parte del corpo come addome, schiena o cosce, basta chiedere la liposuzione. Come fa intuire la parola, si tratta di aspirare via il grasso in eccesso utilizzando una sottilissima cannula che viene inserita in una piccola incisione che lascia un cicatrice impercettibile.
La plastica addominale contro il grembiule
Prende il nome di grembiule addominale l’antiestetico avanzo di pelle sulla pancia che penzola. Spesso deriva da una liposuzione addominale, da una dieta ferrea o anche da un bendaggio gastrico. L’addome si riduce ma la pelle non torna al suo posto perché troppo rilassata. Il chirurgo estetico a Milano esegue quindi un lifting addominale. Incide nella zona pre pubica sotto all’ombelico, tende la pelle e taglia il lembo in eccesso. Dopo l’intervento, meglio indossare per almeno 3 settimane un bendaggio compressivo per far aderire ben il derma.
La liposcultura per creare volume
Il grasso prelevato durante la liposuzione adeguatamente trattato può esser utilizzato per creare volume la dove non c’è. Invece di usare materiale artificiale, si inietta nella zona piatta un po’ di grasso prelevato che sicuramente darà compatibile e no dà problemi di rigetto. Si è visto solo con il passare del tempo che i prodotti artificiali si spostano e creano allergie perciò alcuni hanno pensato di sfruttare l’adipe. È importante che il grasso venga iniettalo un po’ per volta per dar tempo all’organismo di vascolarizzarlo.